Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile

Direzione Trasferimento Tecnologico

Indagine Biotech 2021

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Le imprese di Biotecnologie in Italia. Aggiornamento congiunturale 2021.

La fotografia che emerge dal nuovo Rapporto sul settore delle imprese attive nelle biotecnologie in Italia, realizzato da Federchimica-Assobiotec ed ENEA, è quella di un settore che prosegue nel suo trend di crescita con un volume del fatturato complessivo superiore agli 11 miliardi e oltre 13 mila addetti.

Il numero di imprese rilevate a fine 2020 è provvisoriamente di 721, ma tale dato è come ogni anno sottostimato in quanto diverse imprese biotech, soprattutto quelle costituitesi di recente, sfuggono inevitabilmente alla rilevazione condotta nel corso del 2020. Il dato è tuttavia in linea con gli anni scorsi.

Cresce del 23% rispetto all’anno precedente il fatturato delle imprese a capitale italiano specializzate nella Ricerca e Sviluppo biotecnologica, mentre gli investimenti in Ricerca e Sviluppo intra-muros registrano rispettivamente un incremento dell’11,4% rispetto all’anno precedente, e del 46,7% rispetto al 2014 (primo anno della serie storica presentata).

Analisi per dimensione

Oltre l’80% del settore è composto prevalentemente da Imprese di micro o piccole dimensioni, mentre le grandi e medie imprese rappresentano rispettivamente il 9% e l’11% dell’intera popolazione in analisi.
Circa il 96% del fatturato e l’82% della spesa in Ricerca e Sviluppo intra-muros biotech si concentrano nelle imprese medio-grandi, ma il dato risente del settore di applicazione prevalente. Fra le imprese che applicano le biotecnologie prevalentemente nell’ambito Industria e ambiente (white biotech) la spesa per R&S intra-muros ha origine da imprese di micro o piccola dimensione per il 49%, e il dato sale al 56% per le imprese che operano con prevalenza nell’ambito agricoltura e zootecnia (green biotech).

distribuzione imprese

Analisi per settore di applicazione

Quello della salute umana si conferma l’ambito di applicazione in cui vengono concentrate gran parte delle attività imprenditoriali biotech, ma cresce progressivamente il peso delle applicazioni biotecnologiche per l’Industria, l’Ambiente, l’Agricoltura e la Zootecnia, contribuendo all’innovazione in molti comparti industriali, spesso “tradizionali”, nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale. In questi ambiti, fra il 2014 e il 2019 il volume degli investimenti in R&S intra-muros biotecnologica ha registrato incrementi del 52% per industria e ambiente e del 64% per agricoltura e zootecnia. Nel complesso, tuttavia, tali investimenti restano ancora decisamente concentrati nell’ambito della salute umana per l’88%.

settori di applicazione

Analisi per distribuzione geografica

A livello territoriale l’assetto territoriale non presenta modifiche sostanziali; il settore resta concentrato per più del 60% nel nord del Paese, mentre si registra una lieve crescita di quota delle Regioni del Mezzogiorno (dal 16,6% del 2014 al 19,2% del 2019). Lombardia, Lazio e Toscana sono le Regioni in cui si concentrano oltre l’85% del fatturato e più del 75% delle spese in Ricerca & Sviluppo intra-muros dell’industria biotecnologica italiana.

distribuzione geografica

Impatto della pandemia sulle Imprese

I risultati di un’intervista, condotta tra maggio e giugno 2021 a un campione di imprese tra quelle seguite per l’elaborazione del rapporto, mostrano che la dimensione ridotta delle imprese e la vocazione all’export non hanno impedito alle imprese di gestire le nuove sfide poste dalla crisi pandemica da COVID-19 esplosa nel 2020. Circa il 70% delle intervistate ha dichiarato un fatturato stabile, se non in aumento, e gran parte delle imprese ha sostenuto di essere riuscita a mantenere stabili le attività di R&S, salvaguardando la quota di attività aziendali destinate all’innovazione. Non possiamo che rimandare al prossimo Rapporto per una misurazione quantitativa del comportamento dell’industria biotecnologica in questo particolare anno.